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La depressione mascherata: Diagnosi e trattamento

La depressione mascherata: Diagnosi e trattamento

La depressione mascherata è una forma di depressione che presenta una predominanza di sintomi somatici, fisici, piuttosto che sintomi tipici della depressione categorizzati secondo il DSM –IV- R. Per riuscire a diagnosticarla correttamente è arduo, perché i disagi lamentati dal paziente portano il medico a pensare inizialmente a malattie di altra natura. Inoltre la persona non si percepisce “depressa” ed è convinta che i suoi sintomi abbiano un’origine organica.

Quali sono i sintomi della depressione mascherata?


I sintomi associati alla depressione mascherata sono sintomi fisici:

  • Insonnia,
  • Mal di testa,
  • Vertigini,
  • Disturbi digestivi,
  • Crampi addominali,
  • Alterazione della funzionalità intestinale,
  • Dolori osteomuscolari generalizzati,
  • Mal di schiena,
  • Cervicalgia,
  • Contratture muscolari,
  • Stanchezza psicofisica persistente.

I sintomi depressivi veri e propri si manifestano sotto soglia e non raggiungono i criteri per essere inclusi in una diagnosi di depressione evidente. Generalmente nel trattamento ci si focalizza sui disturbi somatoformi, non prendendo in sufficiente considerazione la depressione sottostante. Solo trattando adeguatamente la depressione i sintomi fisici possono regredire.

Come si fa la diagnosi di depressione mascherata?

Per fare una diagnosi di “depressione mascherata” esistono diversi indicatori:

  • Tendenza a somatizzare durante periodi di difficoltà,
  • Decorso della malattia episodico, con remissioni stagionali e spontanee,
  • Sintomi depressivi presenti prima dell’esordio dei sintomi somatoformi,
  • Andamento ciclico dei sintomi somatici,
  • Risposta positiva al trattamento con antidepressivi,
  • Sentimenti di tipo depressivo in funzione della sintomatologia somatica

I sintomi comuni sono:

  • insonnia e stanchezza,
  • dolori alle gambe,
  • senso di oppressione toracica,
  • difficoltà digestive e dell’avo,
  • mal di testa, dolori muscolari,
  • difficoltà ad alzarsi dal letto,
  • difficoltà comunicative,
  • rimuginio sulla sintomatologia e riduzione della vita sociale, che sono maggiormente evidenti al mattino, per cui la persona è portata a non svolgere le attività quotidiane, si assenta dal lavoro.

Prima di arrivare alla diagnosi di depressione mascherata questi pazienti, come quelli con disturbi somatoformi o da somatizzazione, si sottopongono a numerosi esami clinici , che non segnalano alcuna patologia grave, creano solo una maggiore preoccupazione e sconforto. La depressione mascherata viene quindi individuata per esclusione, in assenza di patologie di rilievo che possano giustificare la presenza dei sintomi lamentati.

Qual è il trattamento, come si esce da questo problema?

La depressione mascherata è un disturbo dell’umore analogo alla depressione unipolare e pertanto va trattata con antidepressivi, oltre che con un adeguato supporto psicoterapico, per disinnescare i circoli viziosi negativi che tendono a promuovere la depressione e ad esacerbare i sintomi fisici. Il trattamento psicoterapico più adeguato, come nelle altre forme di depressione è quello di tipo cognitivo-comportamentale, maggiormente supportato da evidenze scientifiche e prove di efficacia. La psicoterapia si deve necessariamente protrarre per diversi mesi, più raramente per diversi anni, o, perlomeno fintanto che il curante e il paziente non ritengono raggiunto l’obiettivo terapeutico fissato all’inizio del trattamento. La terapia con farmaci antidepressivi per capire se il farmaco scelto è efficace va assunta per almeno 2-3 settimane, perché l’effetto terapeutico diventa evidente soltanto dopo un certo tempo di assunzione regolare ai dosaggi indicati dal curante.

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